Gli ospedali della CRI nella grande Guerra

Scritto il 30/08/2024

La Croce Rossa in Brianza, l’eredità del dott. Luigi Ripa e le Crocerossine. Presentazione del libroGli Ospedali territoriali della Croce Rossa Italiana nella Grande Guerra“. Sabato 28 settembre ore 16.30 Sala Monsignore Gandini, via XXIV Maggio, Seregno. Ingresso libero.

Intervengono il prof. Vittorio Sironi, Università di Milano – Bicocca, il dott. Lombardi e Sorella Ornella Zagami, Ispettrice regionale delle infermiere volontarie. Evento promosso dalla Croce Rossa Italiana di Desio, in collaborazione con il Circolo Culturale “Seregn del la memoria” e il patrocinio del Comune di Seregno.

L’Ospedale Territoriale

Nel 2020 l’idea di Ospedale Territoriale ha compiuto 140 anni. Fu Vincenzo Maggiorani che nel 1880 elaborò il progetto di realizzare, in caso di guerra, un sistema di ospedali disseminati lungo la rete ferroviaria per poter ottenere una ottimale distribuzione dei feriti in tutto il territorio nazionale. La Grande Guerra fu il banco di prova dell’impegno della Croce Rossa Italiana in questo ambito. Nel corso del conflitto l’Associazione realizzò in tutta Italia 212 ospedali destinati a ricevere i feriti e i malati che giungevano dal fronte tramite i treni-ospedale. Per ospitare questi nuovi nosocomi vennero utilizzate diverse soluzioni: molti Ospedali Territoriali furono accolti in strutture sanitarie già esistenti come piccoli ospedali di provincia, ospizi, istituti di beneficienza o padiglioni dei grandi ospedali metropolitani. Vennero inoltre utilizzati edifici scolastici offerti dalle municipalità, istituti religiosi quali seminari, collegi, conventi e palazzi vescovili, padiglioni industriali, ville e palazzi privati messi a disposizione dalla filantropia di molte facoltose famiglie italiane. Questa attività fu sempre supportata da uno straordinario impegno volontario della popolazione civile che sempre, per tutta la durata della guerra, sopperì economicamente e materialmente ai bisogni di questi ospedali. Nel volume si integrano numerosi saggi che, partendo da una visione generale della organizzazione territoriale della Croce Rossa, permettono di approfondire come questa rete ospedaliera si sia sviluppata in diverse e specifiche realtà locali, dalle grandi città fino alle più piccole località di provincia. Ma soprattutto, si è voluto ricordare l’impegno delle donne e degli uomini di Croce Rossa che nell’arco di quattro terribili anni diedero prova di grande spirito di sacrificio e di servizio per assistere i 696.993 soldati che furono accolti e trovarono aiuto e assistenza in questi Ospedali Territoriali.